Una delle sfide più grandi del mondo moderno è incentrata sui temi della sostenibilità, della transizione ecologica e del rispetto delle risorse naturali del nostro territorio. Queste tematiche devono interessare il Paese soprattutto a livello locale e non solo nazionale. Per questo motivo nel 2005 nasce l’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi, su iniziativa di quattro comuni italiani: Monsano (Ancona), Colorno (Parma), Vezzano Ligure (La Spezia) e Mezzano Ligure (Lecce).
Cosa sono i comuni virtuosi?
L’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi rappresenta una rete di enti locali che si impegna a favorire una gestione sostenibile delle risorse del proprio territorio, diffondendo attraverso varie iniziative una maggiore consapevolezza sulla sostenibilità. L’obiettivo è sensibilizzare i cittadini su una gestione armoniosa del proprio territorio, sull’efficienza e sul risparmio energetico e su nuovi stili di vita più rispettosi della natura. In questa rete possono accedere solo quelle realtà locali che si impegnano a sostenere quest’obiettivo attraverso buone pratiche e progetti economicamente vantaggiosi, legati non solo al tema della sostenibilità ma anche all’inclusione sociale e alla partecipazione attiva dei cittadini.
Nel 2021, Transizione ecologica sembra essere diventata la nuova parola d’ordine. Quindi anche per le amministrazioni locali è fondamentale entrare in questa nuova ottica, ad esempio grazie a politiche di rinnovamento energetico che puntino allo sfruttamento di forme di energia alternative pulite e al consumo energetico intelligente, cioè senza sprechi. Ad esempio L’Associazione dei Comuni virtuosi ha dato vita a un’alleanza con l’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile con l’obiettivo di offrire a Enti del territorio e Comuni strumenti concreti di cambiamento, come competenze e progetti improntati a un’ottimale gestione del territorio, a percorsi di rigenerazione urbana, alla riqualificazione energetica degli edifici pubblici (a partire da quelli comunali) e privati, a modelli di mobilità sostenibile in grado di valorizzare i territori e creare valore aggiunto, generando anche nuove e positive economie locali in ottica, ad esempio, di turismo lento e di qualità.
E in Sicilia?
Ad oggi fanno parte dell’Associazione 127 sindaci: 9 di questi sono siciliani. I comuni virtuosi siciliani sono Collesano (Palermo), Petrosino (Trapani), Lampedusa e Linosa (Agrigento), Regalbuto e Troina (Enna), Santa Teresa di Riva (Messina), Aci Bonaccorsi (Catania) e Ferla e Solarino (Siracusa).
Possono sembrare pochi ma, come spiega Elena Carletti (Presidente dell’Associazione nazionale Comuni Virtuosi), i numeri sono destinati a salire perché le richieste di adesione sono sempre più numerose.
“Ispirati, visionari e molto determinati”: con queste parole la Presidente Carletti descrive i sindaci siciliani che hanno aderito all’Associazione. La Sicilia è una delle regioni italiane più ricche dal punto di vista delle risorse naturali e per questo motivo è necessaria un’amministrazione che sappia gestire in modo intelligente tutto ciò che il territorio siciliano può offrire. Attuare politiche di gestione virtuose, dunque attente alla sostenibilità, potrebbe fornire alla Sicilia risultati straordinari. Non solo dal punto di vista della ambientale ma soprattutto anche riguardo la crescita economica dei comuni e della regione.
La Sicilia dunque ha una potenzialità incredibile che sta emergendo, in particolare grazie all’interesse dei sindaci stessi nel promuovere iniziative legate al tema della transizione ecologica. Ad esempio a Paternò, in provincia di Catania, e a Ragusa si sta avviando, anche se con difficoltà, un progetto pilota di Comunità energetica rinnovabile. Questi comuni non figurano ancora nell’elenco dei virtuosi ma questo è un evidente segno che l’attenzione verso le energie alternative e la sostenibilità ambientale è più diffusa di quanto sembri.
Vuoi scoprire un’altra storia di sostenibilità del nostro splendido territorio? leggi l’articolo Poste Italiane punta sulla sostenibilità in Sicilia

Il futuro dei comuni virtuosi Siciliani
Nove comuni possono sembrare un numero esiguo ma, come spiega Fabio Venezia, sindaco di Troina e premiato il primo cittadino più virtuoso d’Italia in occasione dell’ultima premiazione nazionale organizzata dall’Associazione, molti comuni siciliani stanno operando un importante cambio culturale nonostante le tante difficoltà. Queste difficoltà sono principalmente legate alla crisi demografica che si sta vivendo in Sicilia e la mancanza di opportunità per i giovani siciliani, che purtroppo rallentano il processo di crescita. Nonostante ciò, è stato dimostrato con i fatti che esistono amministrazioni che si spendono per iniziative innovative. Fabio Venezia e la sua Troina è una di queste: le iniziative promosse sono ad esempio quelle per valorizzare il centro storico o sulla sensibilizzazione alla raccolta differenziata dei rifiuti che ha portato la differenziata dal 3% del 2014 all’attuale 75%. Queste iniziative permettono di migliorare la qualità della vita locale perché si interviene sull’impiantistica sportiva, sulle scuole, sull’efficientamento energetico degli edifici pubblici e sulla creazione di nuove opportunità lavorative per i giovani siciliani.
Si può fare certamente di più per diffondere in Sicilia i progetti già lanciati a livello nazionale. Ad esempio tra le iniziative lanciate negli ultimi mesi c’è “Sindaco Pedala”, una sfida ideata per coinvolgere i sindaci dei Comuni Virtuosi a provare in prima persona la trasformazione ciclabile che dovrebbe interessare borghi, paesi e città. Questa iniziativa prevede che i sindaci si impegnino ad usare la bicicletta nell’arco di una settimana per raggiungere tre destinazioni a scelta in modo che l’amministratore stesso possa osservare e valutare concretamente l’efficacia del suo stesso piano urbano.
Sono queste le iniziative che possono migliorare la Sicilia e non solo. Perché il territorio siciliano è prezioso e vale la pena essere Virtuosi per custodire i tesori che racchiude.
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